Le Linee guida in materia di abbinamento delle Componenti micologiche ai Sistemi di Classificazione Habitat EUNIS e Natura 2000 sono state predisposte dall'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Le Linee prendono in considerazione sia la correlazione delle specie fungine delle foreste naturali sia quella relativa ai rimboscamenti.

Le Linee guida (ISPRA) n.179/2018 e n.180/2018 rappresentano la prima applicazione, a livello regionale, dell’abbinamento delle componenti micologiche della Calabria ai sistemi di classificazione degli habitat EUNIS e Natura 2000.

La Linea  n. 179/2018 riguarda la  "Prima correlazione delle specie fungine dei rimboscamenti", mentre la linea n. 180/2018 ha come  oggetto la "Prima correlazione delle specie fungine delle foreste naturali".

Quest'opera è la prima applicazione a livello regionale del MLG 119/2014 “Abbinamento dei macromiceti italiani ai sistemi di classificazione degli habitat. Prima correlazione tra specie fungine, habitat e coperture del suolo sul territorio nazionale”.

Rappresenta il risultato di un apposito Gruppo di Lavoro istituito, all’interno del “Progetto Speciale Funghi” di ISPRA, con la Confederazione Micologica Calabrese (CMC).

L' azione di concerto tra più “Unità Operative” e il “Progetto Speciale Funghi” ha permesso di acquisire, in tempi brevi e a titolo non oneroso, circa quarantacinquemila record di mappatura e censimento delle componenti micologiche, in modo da rappresentare  la base di partenza per un percorso virtuoso.

Gli obiettivi e risultati raggiunti sono molto interessanti e si concretizzano in due prodotti molto affini ma separati nettamente per quanto riguarda le diverse tipologie forestali frequentate nei censimenti: foreste naturali e rimboschimenti.

Si tratta di un lavoro innovativo nel suo genere ed unico sia a livello nazionale sia europeo. Rappresenta un contributo fondamentale e una base di partenza per l'identificazione delle specie tipiche dei diversi habitat: quelli meritevoli di protezione e quelli che, per le loro caratteristiche, possono essere utilizzate come bioindicatori nelle valutazioni della qualità di un ecosistema e/o di un habitat.


 

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ISPRA



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