L’
Italia è già oggi uno dei paesi più anziani dell’
OCSE, ma lo sarà ancora di più nei prossimi anni a causa di un’accelerazione del processo di
invecchiamento della popolazione.
Entro il 2030 in molti paesi le persone di età compresa tra 55 e 64 anni costituiranno almeno il 30% dei lavoratori. L'
età pensionabile ufficiale in aumento comporta una prolungata permanenza nei luoghi di lavoro e una maggiore esposizione ai
rischi professionali.
L’adattamento degli ambienti lavorativi alle singole capacità, competenze e allo stato di salute delle persone, l’utilizzo delle nuove tecnologie a supporto dei lavoratori, la tutela della salute e della sicurezza nonché le politiche per la formazione continua e per la promozione del benessere lavorativo rappresentano elementi cruciali per garantire la
sostenibilità del lavoro a tutte le età, attraverso un approccio che cominci prima dell’età matura.
L’invecchiamento della popolazione lavorativa non rappresenta solo una sfida, ma anche un'opportunità in termini di
trasferimento di conoscenze ed esperienze.
L'INAIL, con la pubblicazione sul
benessere lavorativo ad ogni età, intende sia definire la corretta gestione dell'età nei luoghi di lavoro sia illustrare le best practice per garantire il benessere a tutti il lavoratori e ad ogni età.