ANALISI DEL RISCHIO MOVIMENTI RIPETITIVI AL VIDETERMINALE
Documento di approfondimento e valutazione del rischio dei movimenti ripetitivi per il lavoratori adibiti a postazioni VDT
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Download 977Documento di approfondimento e valutazione del rischio dei movimenti ripetitivi per il lavoratori adibiti a postazioni VDT con applicazione della norma ISO 11228 part-1-2-3
L'ing. Andrea Rotella tratta in un documento di approfondimento l'analisi e la valutazione del rischio da movimenti ripetitivi ricadente sui lavoratori VideoterminalistiI applicando il trio-ISO 11228 parte 1-2-3.
I disturbi muscolo-scheletrici, con particolare riferimento a quelli derivanti dall’uso intensivo e protratto nel tempo della tastiera e del mouse (nocivi per le componenti miotendinee e nervose degli arti superiori) sono quelli su cui verte l'intera analisi del documento.Lo scopo è quello di verificare la reale incidenza dell’uso del videoterminale nell’insorgenza delle malattie professionali, muscolo-tendinee in particolare, che, con una tendenza confermata a livello europeo, rappresentano la principale causa di denuncia di malattie professionali nel recente periodo.
L'autore sottolinea l'importanza di evidenziare come una delle possibili conseguenze determinate dall’esecuzione di movimenti rapidi e ripetitivi legati all’uso di attrezzature munite di VDT, la «sindrome del tunnel carpale», sia inserita nelle tabelle delle malattie professionali nell’Industria e nell’Agricoltura come malattia derivante da un sovraccarico biomeccanico dell’arto superiore ed e ` indennizzabile fino ad un massimo di due anni dalla cessazione della lavorazione.
Una condizione che ricorre se il soggetto e implicato in lavorazioni, svolte in modo non occasionale, che comportino movimenti ripetuti o prolungati del polso o di prensione della mano, mantenimento di posture incongrue, compressione prolungata o impatti ripetuti sulla regione del carpo.
L’art. 174 del D.Lgs. n. 81/2008 impone che il datore di lavoro, nell’ambito della generica valutazione dei rischi di cui all’art. 28, analizzi il posto di lavoro con particolare riguardo, tra l’altro, ai problemi legati alla postura e all’affaticamento fisico o mentale. Il legislatore, tuttavia, non ha definito una metodologia specifica.
Sta di fatto che all’art. 168, comma 3, si faccia riferimento alle norme tecniche come criteri di riferimento per le finalita di tutela dei lavoratori da tali patologie e precisamente (Allegato XXXIII) alle norme tecniche della serie ISO 11228, parti 1, 2 e 3.
L'autore intende infatti dare piena applicazione di quest'ultima nella sua trattazione, più comunemente conosciuta come Metodo OCRA.
"Lavoro molto ben fatto, ma non potete presentare come nuova una pubblicazione del 2011"
"Ottimo approfondimento"
"direi molto interessante, da sviluppare"
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"buon lavoro utile per gli esposti al rischio da videoterminali"
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