RAPPORTO SUI PROFILI DI RISCHIO LAVORATIVO
Agricoltura, costruzioni, industria
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Download 453Rapporto del Servizio Sanitario Regionale Emilia Romagna, sui profili di rischio lavoratori per i settori agricoltura, edilizia e industria in generale.
Pubblicato dal Servizio Sanitario Regionale dell'Emilia Romagna, su elaborazione del Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro della AUSL di Ferrara, il rapporto sui "Profili di rischio lavorativo", a cura di Ervet SpA, in base alla convenzione per servizi di monitoraggio rischio lavorativo, violazioni, malattie professionali e situazione infortunistica del 22/12/2014 – Progetto B.
Il documento considera due assi di attività derivanti da un monitoraggio della situazione venuta a generarsi a seguito dell’applicazione sul territorio regionale del D. lgs. 81/2008 e, quindi, limitatamente al quinquennio 2009-2013 e che hanno riguardato:
1) l’analisi della frequenza e della gravità degli infortuni e delle malattie professionali e delle modalità di accadimento nei principali settori di riferimento (agricoltura, costruzioni, industria);
2) la costruzione di profili di rischio lavorativo al fine di programmare l’attività dei Servizi competenti in termini di appropriatezza degli interventi e di analisi dell’efficacia quanto alla riduzione dei rischi.
Per rispondere a questi obiettivi sono stati realizzati approfondimenti specifici sui settori agricoltura, costruzioni e industria in senso stretto dal punto di vista del fenomeno infortunistico, delle malattie professionali e della vigilanza svolta dai Servizi competenti delle Az. Usl della regione Emilia-Romagna, prima in forma comparata e successivamente in forma settoriale.
Per ognuno dei settori in esame, il fenomeno infortunistico viene approfondito mediante l’analisi di: a) denunce, b) indennizzi, c) modalità di accadimento, d) caratteristiche degli infortuni.
All'interno del Rapporto sono presenti:
1) un quadro sinottico orientato a riprendere e confrontare le tendenze occupazionali, l’andamento epidemiologico a e individuare le principali differenze statisticamente rilevabili sulle basi dei dati disponibili;
2) dati in forma schematica e prevalentemente tabellare ma con una dotazione di statistiche significativa sia sul fronte degli infortuni sia su quello delle malattie professionali, mostrando graficamente anche alcuni aspetti della profilatura ricavata, ponendoli a confronto con l’aggregato complessivo includente anche i servizi.
Chiudono il rapporto di ricerca alcuni allegati documentali, con annotazioni bibliografiche e terminologiche.
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